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Malpas - Église de la Présentation de Notre-Dame

Malpas - Église de la Présentation de Notre-Dame

Eglise de Malpas - Pmau/CommonsEglise de Malpas, clocher - Pmau/Commons

  

Nel 2024 > Gaelle COGNÉE, le FRAC con Dora GARCIA

Situata un po’ fuori dal paese e dedicata alla Presentazione della Madonna, la chiesa di Malpas fu costruita al’inizio del XVIII secolo, dal 1726 al 1728. Si tratta di una chiesa di medie dimensioni, del tipo delle chiese-aule, vale a dire che la navata centrale e le due navate laterali hanno all’incirca la stessa altezza . La navata centrale separata dalle navate laterali da colonne e preceduta da un portico carrraio, elemento caratteristico delle chiese del Haut-Doubs, coperto da un tetto imperiale, (altro elemento tipico del Haut-Doubs), retaurato da aprile a giugno 2003 dopo i danni causati dalla tempesta del 1999. Questo campanile-portico si apre su una navata prolungata da un coro con abside piatta. La navata centrale, le navate laterali e il coro sono coperti da volte a crociera e illuminati da vetrate.
Un insieme di boiseries del XVIII secolo ricopre le pareti delle navate laterali e del coro. Pale d’altare con dipinti occupano le pareti absidali del coro e le navate laterali, a sinistra la donazione del rosario dalla Vergine e il Bambino Gesù a Dominique de Guzmàn e Santa Caterina da Siena, e a destra la donazione dello scapolare a Saint Simon e a Sainte Thérèse. Il dipinto nella pala d’altare del coro illustra a chi è dedicata la chiesa : La Presentazione della Madonna al tempio. E’ posto al centro di un’architettura molto teatrale, incorniciata da colonne sormontate da capitelli fogliati, con, in nicchie, due sculture di vescovi, e sormontata da una crocifissione con la Vergine e Saint Jean ; un Dio paterno barbuto benedice la scena e due angeli, annuncianti la resurezione, suonano le trombe agli angoli. Le boiseries, le pale d’altare e tutti i mobili del XVIII secolo (elencati nell’inventario supplementare dei monumenti storici) sono legati alla grande tradizione del mobile ligneo e all’espressione del movimento barocco nella regione.

GPS : 46,739577 / 6,230343

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Courvières - Église Saint-Hubert

Courvières - Église Saint-Hubert

Eglise de Courvières - Pmau/Commons

  

Nel 2024 > Golnaz PAYANI

La chiesa di Courvières è attestata a partire dal XIII secolo ma non esisteva ancora alcuna costruzione, i parrocchiani dovevano sempre recarsi a Boujailles per le funzioni. Fu solo nel 1486 che fu autorizzata la costruzione di una cappella dedicata a Sant’Uberto, ma che rimase tuttavia vicaria e dipendente da Boujailles.
La chiesa attuale, dall’imponente stile neogotico, fu costruita a partire dal 1868 dopo la demolizione del vecchio edificio, il campanile, sormontato da una cuspide poligonale con pinnacoli agli angoli, essendo stato costruito a partire dal 1840. Questa chiesa è un complesso imponente che poteva ospitare tutti i 400 abitanti dell’epoca. Il campanile si apre su tre navate, separate dalla navata centrale da colonne, e sul coro. Il tutto, coperto da volte a crociera, è illuminato da 13 vetrate, 5 in ciascuna delle navate e 3 molto grandi nel coro. Le pareti di questa sono ricoperte da platea e pannellature semicoperte. Tutti gli arredi, gli stalli, le pannellature, i confessionali, l’altare maggiore, le pale e le sculture furono realizzati per la nuova chiesa nel XIX secolo, in forte stile neogotico. Il pulpito della predicazione, in pessime condizioni, fu smontato e solo la vasca fu riutilizzata come base dell’altare maggiore. L’elemento più antico è un fonte battesimale in pietra datato 1723. Da notare la presenza di 2 sculture in legno dipinto, del XIX secolo: una Vergine con Bambino e un personaggio sacro (vescovo?), oltre a un Cristo in croce.

GPS : 46,739577 / 6,230343

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Courvières - Chapelle Notre-Dame-des-Sept-Douleurs

Courvières - Chapelle Notre-Dame-des-Sept-Douleurs

Chapelle N.D. des Sept-Douleurs de Courvières - Pmau/Commons

Si tratta di un piccolo edificio situato fuori dal paese in mezzo ai campi, senza una vera e propria via d’accesso. Sarebbe situato nei pressi di un vecchio cimitero dove sarebbero stati sepolti gli appestati. E’ costituito da un’unica navata voltata a botte, preceduta da un portico sormontato da un pinnacolo. All’interno, pala d’altare in legno dipinto : la pala, piatta, è inquadrata da due colonne che sostengono una cormice e un frontone arcuato ; l’altare a forma di sepolcro e incorniciato da due statue (Saint Joseph e Saint Roch) reca una decorazione a rilievo raffigurante la Madonnna dei Sette Dolori.
Il tutto risale al XVII secolo ed è stato restaurato nel XX secolo.

GPS : 46,739577 / 6,230343

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Boujailles - Église Saint-Maurice

Boujailles - Église Saint-Maurice

Eglise de Boujailles - Pmau/CommonsEglise de Boujailles - Pmau/CommonsEglise de Boujailles - PePeEfe/Commons

  

Nel 2024 > Thierry GEHIN

Costruita tra il 1844 e il 1849 su progetto dell’architetto Pompeo, in sostituzione di una chiesa primitiva divenuta troppo piccola, la chiesa Saint-Maurice fu consacrata nel 1872 dal cardinale Matthieu, vescovo della diocesi di Besançon.
L’edificio, in stile neogotico, è particolarmente imponente con le sue torri semi-staccate dalla facciata che ospita le campane.Ogni torre è sormontata da un tetto con cuspide poligonale e quattro pinnacoli.
All’esterno possenti contrafforti, su cui poggiano archi rampanti, contribuiscono a sottolineare l’aspetto massiccio di questa chiesa, soprendente in questo piccolo borgo.
L’interno molto vasto, è illuminato da vetrate in ciascuna delle campate delle navate laterali, nelle parti superiori della navata centrale e nel coro.Una navata a cinque campate affiancata da 2 navate laterali, un transetto sporgente e un coro compongono questo edificio. Colonne agganciate con
capitelli la separano dalle navate laterali. Il tutto è coperto da volte a vela che raggiungono i 16 metri di altezza.
L’altare maggiore e le pale laterali sono in stile neogotico e furono realizzati nel XIX secolo (1872) come la maggior parte dei mobili, delle sculture e dei dipinti.Si nota però la presenza di elementi settecenteschi provenienti dalla vecchia chiesa : due acquasantiere di pietra, tutti i banchi di abete dei fedeli, una statuetta della Vergine col Bambino, due dipinti ( la donazione del Rosario e la donazione dello scapolare).
La chiesa Saint-Maurice e i suoi arredi sono classificati come monumenti storici.

GPS : 46,739577 / 6,230343

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Boujailles - Chapelle Notre-Dame des Champs

Boujailles - Chapelle Notre-Dame des Champs

Chapelle N.D. des Champs de Boujailles - Pmau/CommonsChapelle N.D. des Champs de Boujailles - Pmau/Commons

  

Nel 2024 > Thierry GEHIN

Si tratta di un piccolo edificio situato ai margini del bosco, in un recinto delimitato da un piccolo muro di pietra. Un tetto a due falde copre le due campate della navata centrale e del coro con volte a vela. All’esterno, sei contrafforti, due agli angoli e due al centro delle pareti laterali, rinforzano la struttura dell’edificio.
All’interno, altare e pala lignea, grande statua della Vergine e diversi dipinti (XIX secolo) : due dipinti raffigurano Saint Roch che potrebbbero indicare che questa cappella fosse legata ad un culto antipeste ; un dipinto raffigurante Saint Louis in preghiera davanti alla corona di spine collegabile anche ad un’invocazione contro la malattia, e un dipinto raffigurante Saint Maurice a cavallo.
Una pietra, all’esterno dell’abside, reca la data 1707 ma, secondo alcune ipotesi forse si tratta solo di un riutilizzo da un primitivo edificio, perché la cappella attuale data del 1860.

GPS : 46,739577 / 6,230343

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Vaux-et-Chantegrue - Église de la Nativité de Notre-Dame

Vaux-et-Chantegrue - Église de la Nativité de Notre-Dame

Vaux-et-Chantegrue_Ordifana75_Commons
Vaux-et-Chantegrue_Pmau_Commons

Nel 2022 > Prune SIMON-VERMOT

Fu solo nel 1507 che i parrocchiani di Vaux furono autorizzati a costruire nella loro abitazione una cappella vicariale, di cui il coro dell’attuale chiesa è forse una fonte di sostentamento. Posta sotto il nome della Natività di Notre-Dame, la chiesa di Vaux è un edificio relativamente semplice (pianta a croce latina, navata unica preceduta da un campanile e aperta su un coro con abside piatta) e composito in termini di epoche di costruzione: il campanile (coperto da tettoia imperiale) fu costruito nel XIX secolo, la navata centrale nel primo quarto del XVI secolo e il coro settecentesco fu modificato nel XIX secolo. Vetrate illuminano il coro, le cappelle assiali del transetto e la navata.
La pala d’altare è opera di Augustin Fauconnet e rientra nella tradizione delle pale d’altare barocche dell’Haut-Doubs: barocca nel movimento, nella decorazione e nei colori; tipico dell’Haut-Doubs nella sua sobrietà, tra saggezza e austerità. La tela centrale di questa pala d’altare rappresenta la Natività della Vergine (nome della chiesa); fu realizzato dal pittore svizzero Jean Wyrsch nel 1771. Da notare anche una grande scultura lignea di Cristo con le cravatte databile generalmente alla seconda metà del XVI secolo e legata a modelli fiamminghi e borgognoni di cui non è stata accertata l’esatta provenienza. Da notare infine anche una statuetta lignea policroma e dorata della Vergine col Bambino che potrebbe essere collegata alle vergini romaniche dette Vergini in Maestà, da qui le date molto diverse che vanno dal XIII al XVI secolo.

GPS : 46,739577 / 6,230343

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Pontarlier - Chapelle de l’hôpital

Pontarlier - Chapelle de l’hôpital

Pontarlier_chapelle de l'hopital

Nel 2022 > Olivier Toulemonde, le FRAC con Matthew McCaslin, Sébastien Thiéry

Pontarlier, tappa tra le abbazie di Saint-Bénigne de Dijon e Saint-Maurice d’Agaune (nel Vallese, Svizzera), fu dotata ben presto di un ospedale (se ne parla già nel 1189) – e di una cappella o di una chiesa – situati nel Faubourg Saint-Pierre. Parzialmente distrutto nel 1639 durante la presa della città da parte degli svedesi di Sassonia-Weimar, fu trasferito nel Faubourg Saint-Étienne nel 1700 secondo i progetti dell’architetto Richard; distrutta dal grande incendio del 1736, fu ricostruita nel 1740 su progetto dell’ingegnere Querret, poi ampliata più volte.
La cappella è una curiosa costruzione ottocentesca realizzata nel 1897 su progetto dell’architetto E. Bérard: una sorta di nartece si apre su un’unica navata prolungata da un coro absidato; le colonne del nartece sorreggono un ballatoio che permetteva ai malati del primo piano di seguire i servizi; le vetrate del coro e della navata illuminano il tutto. Ma di questo edificio non è tanto la pianta quanto il suo arredamento, ereditato da una certa moda orientalista: colonne con fusto cilindrico e capitelli decorati, vetrate decorate con fogliame rigoglioso, papiro, volta stellata della navata centrale, volta del coro con un Cristo di ispirazione bizantina… Le pitture piuttosto scure che ricoprono le pareti e le colonne e la scarsa illuminazione naturale conferiscono a questa cappella un aspetto interno piuttosto scuro.

GPS : 46,739577 / 6,230343

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Longevilles-Mont-d'Or - Église Saint-Sylvestre

Longevilles-Mont-d'Or - Église Saint-Sylvestre

Longevilles-Mont-d'Or_Ordifana75_Commons
Eglise des Longevilles-Mont-d'Or - Commons

Nel 2022 > Julie CHAFFORT

La chiesa attuale fu costruita tra il 1860 e il 1863 in sostituzione della chiesa originaria (XV secolo) divenuta troppo piccola per accogliere tutti gli abitanti. Situato all’interno del recinto cimiteriale, è un imponente edificio costituito da un campanile a portico aperto su una navata centrale a due navate e coro. La navata centrale e le navate laterali sono illuminate da grandi finestre e il coro da una finestra circolare. È particolarmente notevole per l’intero altare maggiore barocco, il suo tabernacolo in legno dorato e la sua pala d’altare in legno dipinto di marrone arricchito da dorature, fogliami, volute, ghirlande, colonne tortili che incorniciano nicchie con statue (la Vergine e un apostolo e due gruppi, il Battesimo di Costantino e l’Educazione della Vergine) e sostengono un baldacchino dove una statua di Dio siede in mezzo a nuvole e cherubini… L’insieme è molto teatrale e ricorda altre pale d’altare come quella di Santa Caterina Chiesa degli Hôpitaux-Neufs.
Da notare che la costruzione di questa chiesa ha beneficiato di una donazione dell’imperatore Napoleone III e di un’altra di Jean Séraphin Lanquetin (1794-1869), politico di Longevilles-Mont-D’Or, presidente del Consiglio municipale di Parigi e deputato della Senna.

GPS : 46,739577 / 6,230343

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Les Hôpitaux-Neufs - Église Sainte-Catherine

Les Hôpitaux-Neufs - Église Sainte-Catherine

Eglise des Hôpitaux-Neufs - Commons
Eglise des Hôpitaux-Neufs - Commons

Nel 2022 > Vidya GASTALDON

La fondazione della chiesa di Santa Caterina risale al 1368. La chiesa fu ricostruita dal 1694 al 1696. Si trova all’interno del recinto che circonda il cimitero, all’incrocio delle due strade che attraversano il villaggio. Preceduta da un campanile (sormontato da una cuspide ottagonale), l’unica navata cieca è fiancheggiata per lato da tre cappelle illuminate da una vetrata; all’abside poligonale è annessa la sagrestia. Tuttavia, questa chiesa è meno conosciuta per la sua architettura che per il suo arredamento interno, che rimane uno degli esempi più interessanti di arte barocca nell’Alto Doubs.
Ognuna delle sei cappelle laterali presenta una piccola pala d’altare con tela dipinta o bassorilievo scolpito. Ma il fulcro di questa decorazione rimane l’altare maggiore: sormontato da un ciborio dorato con baldacchino sorretto da colonne tortili e sormontato da angeli musicanti, è fiancheggiato da nicchie con statue e decorato da una pala scolpita dedicata a Santa Caterina da Siena.
Da vedere nella Cappella della Vergine una statua della Vergine seduta (legno dorato del XVII secolo, originariamente policromo) detta La Vergine di Losanna. Il modello originale (una statua ricoperta d’argento dorato) fu venerato nella cattedrale di Losanna, luogo di pellegrinaggio mariano, fino alla sua scomparsa durante la conquista bernese nel 1536. Da notare inoltre, in una delle cappelle laterali, la lapide sepolcrale di Jean-Baptiste de Strambino, vescovo e conte di Losanna, morto durante una visita pastorale il 29 giugno 1684.

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La Ferrière-sous-Jougne - Chapelle Saint-Maurice

La Ferrière-sous-Jougne - Chapelle Saint-Maurice

Jougne_Renhour48_Commons
Jougne_Renhour48_Commons

Nel 2022 > Arnaud VASSEUX

Situata ai piedi di Jougne, nella conca della valle, questa piccola cappella, posta come la chiesa di Jougne sotto il nome di Saint Maurice, fa parte del recinto del cimitero della Ferrière. Apparteneva un tempo ad un priorato costruito dai benedettini dell’abbazia di Saint-Maurice d’Agaune (in Svizzera) che potevano sostarvi tra il loro convento e la Borgogna. Il priorato è ormai completamente scomparso e rimane solo la cappella.
Questa cappella fu ricostruita nel XII secolo su una cripta carolingia del IX secolo e venne trasformata due volte: alla fine del Medioevo con la sistemazione di due campate e il rafforzamento dei contrafforti e nel XVI secolo con la rimozione dei l’abside.
All’interno, l’unica navata con 4 campate separate da doppie arcate è coperta da volta a botte ogivale ed illuminata da bovindi semicircolari mentre la parete ovest è forata da un oculo. I capitelli delle colonne che separano la terza campata dal coro sono decorati con teste, figure e intrecci. Le tre campate della cripta sono coperte da una volta a crociera ricadente su colonne i cui capitelli sono decorati ad intreccio. Tutti i capitelli della navata centrale e della cripta costituiscono una testimonianza davvero notevole e tipica della prima decorazione romanica unica nell’Alto Doubs. Questa cappella è quindi uno dei più antichi insediamenti cristiani dell’Haut-Doubs. Nel 1309 vi fu celebrato il matrimonio tra Luigi di Savoia, signore di Vaud (Svizzera) e Isabelle de Chalon, figlia di Jean de Chalon-Arlay.

GPS : 46,739577 / 6,230343

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Doubs - Église de l'Assomption

Doubs - Église de l'Assomption

Doubs_Espirat_Commons
Eglise de Doubs - Commons

Nel 2022 > Marion Lemaître

È la traslazione delle reliquie di San Pio da Roma a Besançon e da Besançon a Doubs, nel 1781, che è all’origine della costruzione dell’attuale chiesa di Doubs. Le ossa di questo ignoto martire vissuto sotto l’Impero Romano furono ritrovate a Roma, nelle catacombe, accompagnate da un’ampolla di sangue. Di fronte all’afflusso di pellegrini provenienti da tutta la regione, la chiesa fu considerata troppo piccola e si decise di costruirne una nuova su progetto dell’architetto Martin Béliard in sostituzione del primitivo edificio medievale troppo fatiscente. La nuova chiesa fu benedetta nel 1869 ma con un campanile incompiuto che dovette attendere il 1931 per la sua cuspide. La guglia è stata restaurata nel 2020.
Si tratta di una chiesa in stile neogotico le cui dimensioni imponenti sorprendono per un villaggio che contava solo 400 abitanti al momento della sua costruzione. È costituito da un campanile aperto su un’unica navata che precede il coro al quale è annessa la cappella che ospita la teca delle reliquie di San Pio. Una stretta galleria di circolazione corre su ciascun lato della navata e si estende sotto forma di triforio. Campate con vetrate storiche o semplicemente decorate (di Maréchal, artista decorativo di Metz) illuminano la navata e il coro all’altezza del triforio, nonché la cappella di San Pio.
Della primitiva chiesa restano un pannello ligneo dipinto del XV secolo raffigurante la Crocifissione, 3 statue lignee dorate del XVIII secolo, San Martino, Sant’Agata e Santa Barbara, ed una statua della Vergine che schiaccia il serpente, oltre a una vasca battesimale (1560).

GPS : 46,739577 / 6,230343

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Brey-et-Maison-du-Bois - Église Saint-Sébastien

Brey-et-Maison-du-Bois - Église Saint-Sébastien
Le_Brey_Pmau_Commons
Le_Brey_Pmau_Commons
  

Nel 2024 > Silvana MC NULTY

Nel 2022 > Laurent Guenat

Sembra che il primo edificio religioso costruito a Brey sia stata una cappella costruita nel 1497 per evitare che gli abitanti dovessero recarsi fino a Rochejean per assistere alle funzioni. Un’altra cappella sarebbe stata costruita nel XVII secolo a Maison-du-Bois. Costruita nella prima metà del XIX secolo (1837), l’attuale chiesa parrocchiale sotto il nome di Saint-Sébastien sostituisce questi edifici successivi. È costituita da un campanile aperto su un’unica navata separata dal coro da un gradino a tre gradini. La volta a botte della navata poggia su colonne con fusto cilindrico. Al campanile-portico coronato da un tetto imperiale è annesso un piccolo edificio di ispirazione classica.
A parte una statua della Vergine col Bambino, risalente alla seconda metà del XVII secolo e che potrebbe provenire dall’edificio originario, tutti gli arredi risalgono al XIX secolo: il pulpito della predicazione, di cui rimane solo la vasca, le statue di Cristo in croce, di San Francesco Saverio e della Vergine, i dipinti della Morte di San Francesco Saverio, di Sant’Isidoro, della Vergine col Bambino con San Giovanni Battista e Sant’Agnese, donati dall’imperatore nel 1860, e quella del Martirio di San Sebastiano, copia di un dipinto del XVII secolo.

GPS : 46,739577 / 6,230343

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Pontarlier - Église Saint-Bénigne

Pontarlier - Église Saint-Bénigne
Eglise Saint-Bénigne - Commons

Potrebbe essere stato costruito prima dell’XI secolo ma non rimane alcun elemento architettonico dell’edificio originario capace di attestarne l’antica esistenza. Gli edifici attuali sono il risultato di successivi rimaneggiamenti, trasformazioni o restauri avvenuti nei secoli XVII, XVIII e XIX. Il portale del lato nord, del XV secolo, è l’elemento più antico.
L’edificio attuale fu ricostruito nel XVII secolo dopo essere stato quasi completamente distrutto durante la presa di Pontarlier da parte degli svedesi nel 1639, poi da un nuovo incendio nel 1680 e infine nel grande incendio di Pontarlier nel 1736. La prima ricostruzione, che oggi sarebbe essere descritta come identica, fu intrapresa nel 1651. La chiesa Saint-Bénigne fu ampliata all’inizio del XIX secolo, restaurata nel 1874 dopo la guerra del 1870, ampliata nuovamente nel 1920 dopo la prima guerra mondiale, poi subì un restauro molto importante nel 1970. Infine, nel 1974, le vecchie vetrate furono rimosse e sostituite da vetrate realizzate secondo i disegni del pittore Alfred Manessier. L’organo, installato dal costruttore di organi Saumet nel 1759, è stato modificato una prima volta nel XIX secolo dai fratelli Joseph e Claude Ignace Callinet poi nel 1982.
La chiesa di Saint-Bénigne, un tempo circondata dal cimitero, è oggi costituita da un campanile-portico (costruito nel 1652, demolito nel 1680, ricostruito nel 1681) coperto da un tetto imperiale (1753); è affiancato da una torre che ospita la scalinata che conduce al campanile, all’ex stanza del guardiano, alla cella campanaria e all’orologio. Questo campanile-portico si apre su una navata a tre navate (una centrale e due laterali fiancheggiate da 4 cappelle laterali e un coro (1809). Volte a crociera della navata centrale, volte a vela per il portico-campanile, volte a crociera e volte a vela per le cappelle, soffitto piatto per il coro, i secoli giustappongono le soluzioni apportate alla volta secondo le mode, a discapito dell’unità generale.
Da notare, in termini di mobili: il pulpito della predicazione (M. H.) realizzato nel 1754 dai fratelli Guyon, falegnami-scultori; l’altare maggiore, in pietra del Giura, di Irène Zack (1970); una Vergine col Bambino scolpita in legno policromo, detta la Vergine di Losanna (XV secolo); una Madonna Nera col Bambino (1690); un Cristo crocifisso senza croce (XVI secolo); un Cristo morto giacente (XVII secolo), scolpito in legno policromo (M.H.); un dipinto raffigurante l’allattamento di San Bernardo da parte della Vergine (XVII secolo); un dipinto, Gesù nell’orto degli Ulivi (M.H. XVII secolo). In alcuni testi d’archivio troviamo menzione anche di un tramezzo oggi scomparso.

GPS : 46,902162 / 6,356541

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Saint-Point-Lac - Église Saint-Point

Saint-Point-Lac - Église Saint-Point
Eglise de Saint-Point-Lac
Eglise de Saint-Point-Lac - Commons

Nel 2020 > SARKISLe Sol en Kintsugi

Sopravvivenza, secondo la leggenda, dell’eremo di Saint Point costruito nel VI secolo sulle rive del lago omonimo oppure conseguenza della creazione dell’abbazia di Mont-Sainte- Marie nel 1199, o addirittura, fondazione da parte dei monaci di Romainmôtier (Svizzera) nel 1126, il piccolo priorato di Saint Point sarebbe stato ben stabilito nel XII secolo, il che corrisponde anche alla datazione delle parti più antiche della chiesa, anche se Saint Point appare nei testi solo nel XIII secolo. Prima stazione del monastero di Romainmôtier, divenne vicariato nel 1454 e fu eretta in parrocchia nel 1777.
Dedicato a Saint Point, è un piccolo edificio situato all’interno del recinto del cimitero. Il campanile-portico, coperto da un tetto imperiale, precede un’unica navata a 3 campate e coro con abside piana. Al 1° piano del campanile è stata realizzata una galleria sulla navata centrale, questa è l’elemento più antico dell’edificio (fine XII secolo). Il coro fu ricostruito dal 1504 al 1508 dopo l’incendio del coro primitivo. Nel 1480 furono erettte le due cappelle laterali che formano il transetto. La cappellla di destra conserva un acquaio del XV secolo.
La navata centrale è coperta da una volta a botte spezzata poggiante su doppi archi posti su spesse murature rinforzate da contrafforti e forate da vani. Il coro e le cappelle laterali hanno volte a vela. Nel XVIII secolo fu costruita una sagrestia attigua al coro e l’architetto Pompeo restaurò la facciata in stile neoclassico.
Vetrate figurative realizzate nel 1930 su progetto di Albert Gerrer, pittore del vetro a Mulhouse, occupano i due vani del coro ; rappresentano da un lato La fuga in Egitto della Sacra Famiglia e dall’altro lato Saint Point in preghiera ai piedi della croce.
Le lapidi funebri conservate nella chiesa evocano la vita dei morti, quel percorso che conduceva, si diceva, dall’abbazia di Mont-Sainte-Marie al priorato di Saint-Point dove furono sepolti coloro che l’abbazia non poteva accogliere.
La chiesa di Saint-Point è iscritta nell’elenco dei monumenti storici dal 28 luglio 2004.

GPS : 46,813583 / 6,302048

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Saint-Antoine - Église Saint-Antoine

Saint-Antoine - Église Saint-Antoine
Eglise de Saint-Antoine - Pmau / Commons

Nel 2020 > Elisabeth S. CLARKWith, mere, near, together

Costruita nel XVI secolo, la chiesa si trova all’interno del recinto del cimitero. Nonostante i successivi restauri, ha saputo conservare gran parte della struttura originaria: campanile-portico aperto su una navata centrale a quattro campate fiancheggiata da due navate laterali illuminate da vetrate; una di queste navate è chiusa nell’abside da una vetrata raffigurante la crocifissione, l’altra da un altare dedicato a Sant’Antonio e sormontato dalla statua del santo.
Il coro con abside piana e tutta la chiesa sono voltati a vela. La pala d’altare maggiore barocca che occupa l’abside del coro è sormontata da un imponente tabernacolo a gradoni che si estende quasi fino alla sommità della pala da cui nasconde parzialmente la decorazione di nuvole, nuvole e teste di cherubini. Dietro la parte superiore del tabernacolo stesso, sormontato da un Cristo Resurrezionale, due angeli sollevano i lati di un pesante sipario teatrale rivelando il Cielo simboleggiato dalle nuvole, dalle teste di cherubini e dalla colomba dello Spirito Santo nei raggi luminosi dell’Eterno Padre. Due soli colori per questo insieme così come per il pulpito della predicazione e l’altare laterale: marrone scuro per gli sfondi e oro per le statue, le sculture e le decorazioni.

GPS : 46,776783 / 6,338352

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Petite-Chaux - Chapelle Saint-Antide

Petite-Chaux - Chapelle Saint-Antide
Chapelle de Petite-Chaux - Commons

Nel 2020 > le FRAC con Ann Veronica Janssens, Charles Dreyfus e Pierre Tatu

Situata sul lato della strada, questa modesta cappella che porta la data 1634 è dedicata a Sant’Antida, vescovo di Besançon martirizzato nel IV secolo. Costituito da un’unica navata con volta a vela e coro, è coperto da un tetto a due falde sormontato da un campanile. Da notare la presenza di un altare ligneo nel coro e di una statuetta reliquiario di Sant’Antida.

GPS : 46,692803 / 6,164524

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Rochejean - Église Saint-Jean-Baptiste

Rochejean - Église Saint-Jean-Baptiste
Eglise de Rochejean

Nel 2020 > Pierre-Yves FREUNDEmblave d’obscur (et perdue)

Fondata nel XIII secolo, la chiesa di San Giovanni Battista fu costruita solo nel XIV secolo e ricostruita nel XV secolo. L’edificio attuale è il risultato di rimaneggiamenti e restauri effettuati nel corso dei secoli.
Anticamente situato al centro dei due abitati (“su” e “giù”), è compreso nel recinto del vecchio cimitero. Il campanile sormontato dal tradizionale tetto imperiale si apre su un’unica navata coperta da un tetto a capanna e da un coro inferiore, evidenziando due periodi di costruzione. Pannelli in legno ricoprono le pareti del coro e della navata. Da notare la presenza di alcuni interessanti elementi di antico arredo religioso in legno intagliato e dorato: scene dell’Antico e del Nuovo Testamento su alcuni pannelli della pannellatura; il pulpito della predicazione, un Cristo in croce, le statue di San Giovanni Battista e San Nicola.

GPS : 46,746354 / 6,296377

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Remoray-Boujeons - Église Sainte-Anne

Remoray-Boujeons - Église Sainte-Anne
Eglise de Remoray - Commons

Eglise de Remoray - Commons

Nel 2020 > Jingfang HAO & Lingjie WANGSérendipité

La nuova chiesa completata nel 1869 sostituì un edificio più antico (XVI secolo). Ha uno schema quasi tradizionale: un campanile-portico si apre sulla navata composta da una centrale e due navate laterali; un’abside poligonale ospita il coro, le cui pareti sono rivestite da pannelli lignei. Tutti i mobili (altari, pulpito della predica, ecc.) rientrano nella moda dell’arredamento e nell’architettura religiosa dell’epoca che segna il trionfo dello stile neogotico.
Esternamente, i contrafforti rafforzano le navate laterali e scandiscono l’edificio che risulta imponente, soprattutto per la sua altezza evidenziata dalla cuspide poligonale che copre il campanile.

GPS : 46,768580 / 6,239827

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La Cluse-et-Mijoux - Église Saint-Pierre

La Cluse-et-Mijoux - Église Saint-Pierre
Eglise de La Cluse-et-Mijoux - Commons
Eglise de La Cluse-et-Mijoux - Commons

Nel 2020 > Pascal BROCCOLICHILa symphonie itinérante

Iniziata nel 1698, la sua costruzione fu completata solo nel 1734. La chiesa Saint-Pierre si inserisce nello schema generale delle chiese dell’Haut-Doubs, sia per quanto riguarda l’architettura classica che quella della decorazione interna, barocca. Il santuario non presenta transetto, ma un’ampia navata composta da una centrale e due navate laterali, aperta sul coro. La decorazione in legno intagliato unisce oro e policromia a profusione. Ritroviamo, in particolare nella pala dell’altare maggiore, le tradizionali colonne tortili, qui con piccole figure e alcuni uccelli mescolati ai grappoli d’uva, che sostengono una trabeazione garantendo l’unità dell’insieme.
Nella parte superiore della pala, Dio Padre, circondato da cherubini, è riparato sotto un baldacchino con festoni e nappe. Sotto la colomba dello Spirito Santo, una tela rappresenta Cristo che consegna le chiavi a San Pietro. Ai lati di questo insieme, due grandi statue della Vergine col Bambino e San Giuseppe. Da menzionare anche le statue dei 12 apostoli che punteggiano il coro e che provengono, secondo la tradizione, dall’antica chiesa di Saint-Etienne a Pontarlier, distrutta accidentalmente nel XVIII secolo. Da notare il campanile imperiale che copre il campanile-portico, tetto del tutto caratteristico dei campanili dell’Haut-Doubs.

GPS : 46,872359 / 6,381461

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Gellin - Église de la Présentation-de-Notre-Dame

Gellin - Église de la Présentation-de-Notre-Dame
Eglise de Gellin - Commons
Eglise de Gellin - Commons
  

Nel 2024 > Karim KAL

Nel 2020 > Line Marquis

La chiesa di Gellin sostituì un edificio più antico ritenuto malsano nel XIX secolo. Costruita nel 1843 su progetto dell’architetto Pompeo, questa chiesa riprende per molti aspetti un tipo classico dell’architettura del Haut -Doubs : campanile-portico, con tetto imperiale ecc.
I vani praticati nelle parete di ogni navata laterale e in quelle dell’abside del coro illuminano l’interno della chiesa. Colonne cilindriche sostengono le volte a crociera dei 3 vasi e sottolineano l’aspetto slanciato dell’insieme. Tutte le pareti sono rivestite con pannellature, antiche per il coro e recenti per le navate laterali. Le parete dell’abside delle navate laterali sono occupate da pale d’altare con dipinti : a sinistra la Presentazione della Madonna al tempio e a destra, forse Sainte Christine de Tyr. Un tetto a due falde copre la navata e la campata destra del coro, mentre l’abside ha un proprio tetto. Le pareti esterne sono in parte rivestite con piastre metalliche di protezione installate durante un recente restauro.

GPS : 46,733812 / 6,240353

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Frasne - Chapelle de l’étang

Frasne - Chapelle de l’étang
Chapelle de l'Étang - Commons
Chapelle de l'Étang - Commons

Nel 2020 > Bob Gramsma

Nei pressi della zona turistica delle torbiere di Frasne, in località denominata « ex segheria dello Stagno », sul bordo dello stagno di Frasne, sulla strada per Bonnevaux, si trova una piccola cappella. Fa parte di un gruppo di case e fabbricati edificati intorno al 1930 costituenti la località denominata “frazione della segheria” ribattezzata “frazione dello stagno”.
E’ abbandonato da molto tempo, troppo tempo secondo l’attuale proprietario che ne ha intrapreso il restauro. Negli anni ’80 ha accolto sacerdoti vietnamiti e dalla sua riapertura nel 2007 è diventato un luogo di espressione artistica.
Si tratta di un modesto edificio a pianta rettangolare costituito da un’unica navata illuminata da quattro campate e da un coro semicircolare. Il tutto è coperto da un tetto a due falde e sormontato da un piccolo campanile.

GPS : 46,834593 / 6,15555

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Frasne - Chapelle Saint-Roch de Cessay

Frasne - Chapelle Saint-Roch de Cessay
Chapelle de Cessay

Nel 2020 > Sebastien Strahm

L’antico fienile medievale di Cessay era situato in un piacevole contesto di bosco e verde, vicino alla strada dipartimentale che collega Champagnole a Pontarlier, sul bordo dell’asse che portava dall’abbazia di Mont-Sainte-Marie a Salins. Il nome di Cessay compare nel 1200 in un documento che attesta l’esistenza di questo fienile prima del 1200. Inizialmente era un semplice fabbricato agricolo destinato al deposito dei raccolti per poi diventare un nucleo agricolo e zootecnico comprendente fabbricati agricoli e una cappella. Questo è menzionato su una pianta degli edifici di Cessay del 1651.
L’attuale cappella fu costruita probabilmente dopo la Guerra dei Dieci Anni (1635-1644) o durante un’epidemia di peste poiché era dedicata a San Rocco, santo invocato contro la peste. Con la Rivoluzione, l’intera Grange de Cessay fu venduta e dislocata; rimane la cappella che fu utilizzata per scopi agricoli fino agli inizi del XX secolo.
È stato oggetto di un intervento di pulitura e il tetto è stato restaurato in occasione dell’800° anniversario di Cessay nel 2000. Si tratta di un piccolo edificio rettangolare illuminato da una campata e coperto da un tetto a due falde.

GPS : 46,881092 / 6,147314