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Chaffois - Chapelle Notre-Dame du Mont

Chaffois - Chapelle Notre-Dame du Mont

N.D. du Mont

Costruita nel 1946 in cima ad una collina che domina il paese, questa cappella dedicata alla Vergine è più un oratorio che una cappella. Questo piccolo edificio in cemento è costituito da una sorta di tettoia neogotica a pianta quadrata aperta sui quattro lati poggiante su base circolare e coperta da una cuspide. Un terrazzo permette di girarci intorno e di apprezzare il paesaggio con una vista a 360 gradi. Al centro della predella una statua della Vergine.
La scritta “POSUERUNT ME CUSTODEM” significa “Mi hanno costituito custode di questo luogo”.

GPS : 46,915413 / 6,276189

N.D. du Mont

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Chaffois - Église Notre-Dame-de-l’Assomption

Chaffois - Église Notre-Dame-de-l’Assomption
Eglise de Chaffois

Eglise de Chaffois

Si trova nella parte alta del villaggio di Chafviens, all’interno del recinto del vecchio cimitero. Costruito tra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX secolo, subì diversi interventi e trasformazioni prima di essere ricostruito dopo l’incendio del 1904.
È costituito da un campanile-portico che si apre su una navata centrale a due navate; il tutto è coperto da volte a vela. Vetrate illuminano le navate laterali e il coro. Qui nessun tetto imperiale per il campanile ma una cuspide ottagonale. La facciata riprende alcuni elementi dell’architettura classica: frontone, colonne, capitelli… L’interno è quasi completamente spogliato di ogni ornamento: un Cristo in croce del XVIII secolo – sicuramente proveniente dall’edificio originario – rappresenta l’unico elemento scultoreo in l’edificio.

GPS : 46,915599 / 6,269969

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La Planée - Église de l'Assomption-de-la-Vierge

La Planée - Église de l'Assomption-de-la-Vierge
Eglise de la Planée - Commons

Eglise de la Planée - Commons

Nel 2018 > Caroline BACHMANNChe­min de croix

La tradizione vuole che la chiesa di La Planée sia una delle più antiche della foresta dell’Haut-Doubs. Tuttavia, la prima menzione scritta di esso appare solo nel XIV secolo. E se questo primo edificio è stato trasformato e rimaneggiato nel corso dei secoli – la navata centrale e la navata destra nel XVII secolo, la volta del coro nel XVI secolo e il campanile-portico nel XIX secolo – la chiesa attuale conserva ancora qualche traccia di esso, ad esempio, a livello delle volte a vela della navata.

GPS : 46,840628 / 6,282027

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Les Pontets - Église de la Visitation-de-Notre-Dame

Les Pontets - Église de la Visitation-de-Notre-Dame
Eglise des Pontets - Commons
  

Nel 2024 > Jeanne TARA

Nel 2018 > BENC’est écrit dans la Bible

Non si può parlare del villaggio di Les Pontets senza menzionare il figlio autoctono : « il filosofo di Les Pontets », Théodore Jouffroy, nato lì nel 1796. Deputato di Pontarlier dal 1831 al 1839, brillante accademico, insegnò filosofia nelle più prestigiose scuole francesi, alla Facoltà di Lettere di Parigi, poi a l’Ecole Normale e a le Collège de France. Oggi poco conosciuto, perfino dimenticato, è stato tuttavia ai suoi tempi una personalità riconosciuta dai suoi pari : Ernest Renan ha evocato « le belle pagine di questa disperata ricerca filosofica « e Sainte-Beuve ne ha sottolineato « l’intelligenza in grado eccellente, l’intelligenza in quanto è ampia, profonda e raccolta, perfettamente chiara e chiarita … del signor Jouffroy. » Dalla salute fragile, stremato dai suoi doveri, morì a Parigi nel 1841, a soli 45 anni.
La chiesa di Les Pontets, chiamata La Visitazione della Madonna e situata nel recinto del vecchio cimitero, fu costruita nel 1845 sul sito di una vecchia cappella.
Il campanile-portico, sormontato da una copertura a cuspide poligonale fiancheggiata da quattro pinnacoli, si apre su una navata prolungata dal coro absidato. Le quattro campate della navata centrale sono separate dalle navate laterali da colonne con fusto cilindrico su cui poggiano volte a crociera. Vetrate semicircolari illuminano le navate laterali e il coro. Pannelli di legno ricoprono le pareti del coro e delle navate laterali.
Si segnala la presenza di interessanti arredi provenienti in parte dall’antico edificio : un Cristo in croce (XVII secolo), un pulpito predicante di cui restano solo i panelli della vasca, un dipinto della Vergine col Bambino detto del Rosario, 1850 copia di un dipinto di Murillo realizzato dal pittore Desaugiers, i mobili della sagrestia, un secondo Cristo in croce, due statue di legno dorato (Saint Joseph e l’immacolata Concezione). Non vi è nessuna pala d’altare nel coro né nelle navate laterali.

GPS : 46,719791 / 6,172172

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La Cluse-et-Mijoux - Chapelle de Montpetot

La Cluse-et-Mijoux - Chapelle de Montpetot

Nel 2018 > Jérôme LEUBABat­tle­field 126

Si tratta di un piccolo edificio composto da un’unica navata, un loggione e un coro. Pochi gradini e un cancello separano la navata dal coro. Mentre la navata è coperta da un semplice soffitto, una volta a costoloni dipinta con motivi storici ricopre il coro, le cui pareti sono decorate da boiserie recanti numerosi ex voto.
Nel coro, dietro l’altare, una pala popolata di cherubini e in gran parte policroma, riprende il vocabolario architettonico classico. Una statuetta della Vergine è inserita in una nicchia nella parte centrale della pala. Diverse statue sono presenti nella navata e sulla pala d’altare.
L’intero edificio è coperto da un tetto a capanna e un piccolo campanile sormonta l’ingresso.

GPS : 46,861924 / 6,391762

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Les Fourgs - Chapelle du Tourillot

Les Fourgs - Chapelle du Tourillot
Chapelle du Tourillot - Commons

Nel 2018 > Francesco FINIZIO3 points, c’est tout

Si tratta di un piccolo edificio costituito da una navata rettangolare prolungata da un coro con abside piatta. Campate sormontate da un arco semicircolare illuminano la navata. Non vi è alcuna volta ma un soffitto a copertura della navata e del coro. Nessun mobile in questa cappella dall’arredamento più che modesto, a parte un altare artigianale nel coro, sedie e panche per i fedeli. Una statua della Madonna di Lourdes adorna la parete laterale del coro, dietro l’altare. All’esterno, un piccolo campanile che ospita una statua della Madonna di Lourdes svetta sul tetto della facciata.
La porta d’ingresso è incorniciata da due colonne che sostengono un frontone triangolare. Sulla parete dell’abside un cartiglio reca la data della benedizione della cappella.

GPS : 46,831101 / 6,413254

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Les Hôpitaux-Vieux - Chapelle Sainte-Philomène

Les Hôpitaux-Vieux - Chapelle Sainte-Philomène
Chapelle des Hôpitaux-Vieux - Commons

Chapelle des Hôpitaux-Vieux - Commons

Nel 2018 > Ariane EPARSMonu­ment

Questa cappella è un edificio del tutto modesto, sia nelle proporzioni che nell’arredo: è costituita da un’unica navata prolungata da un coro a cassettoni. Una serie di dipinti evocanti diversi episodi della vita della Vergine occupano le pareti cieche della navata. La cappella è dedicata a Santa Filomena: questa giovane fu oggetto di culto dal 1805 al 1961 dopo il ritrovamento di ossa rinvenute nel 1802 nella catacomba di Priscilla, a Roma.
Per il nome della sepolta fu presa l’iscrizione “Filumena” (trascritta Filomena), identificata lei stessa come una giovane vergine e martire negli entusiasmi del tempo senza però avere alcuna certezza storica. Un dipinto raffigurante questa giovane donna è attaccato alla parete del comodino del coro.

GPS : 46,789706 / 6,369870

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Les Villedieu - Église Saint-Joseph

Les Villedieu - Église Saint-Joseph
Eglise des Villedieu - Commons

Nel 2018 > Denis SAVARYFumée

Situata a lato della strada e posta sotto il nome di San Giuseppe, questa chiesa fu oggetto di vari interventi e restauri nei secoli XIX e XX. La sua pianta è simile a quella di molte altre chiese di questo periodo e di questa regione: campanile-portico coperto da un tetto imperiale – una sistemazione architettonica caratteristica di questa regione -, su una navata a tre navate prolungate dal coro.
Diversi arredi liturgici sono classificati come Monumenti Storici, tra cui un crocifisso del XVII secolo e la porta del tabernacolo. Durante i lavori, invece, sono stati rimossi il pulpito della predicazione e la barriera della comunione.

GPS : 46,728243 / 6,246291

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Châtelblanc - Église de la Nativité-de-Notre-Dame

Châtelblanc - Église de la Nativité-de-Notre-Dame
Eglise de Chatelblanc - Commons

Eglise de Chatelblanc

  

Nel 2024 > Gilles FURTWÄNGLER

Nel 2018 > Sylvie AuvrayLes bâtons d’Alexandre

Fu solo nel XVII secolo che Chatelblanc fece costruire una propria cappella su iniziativa del signor Pierre Blondeau e consacrata nel 1665 dall’arcivescovo di Besançon.
Questo edificio si rivelò presto troppo angusto per accogliere tutti i fedeli. La cappella fu ampliata alla fine del XVIII seolo, ma fu distrutta da un incendio così come il presbiterio e alcune case nel 1759. Subito restaurata, fu parzialmente distrutta da un nuovo incendio nel 1775. Fu poi nuovamente restaurata nel 1827.
L’attuale chiesa, dedicata alla Natività della Madonna, fu costruita dal 1854 al 1861 su progetto dell’architetto Painchaux che aveva scelto una classica pianta a croce latina ; un campanile-portico si apre su una navata unica con 3 campate coperte da volta a botte, transetto e coro. L’arredo architettonico rimane fedele alla tradizione ottocentesca mutuando tutti gli elementi dell’antichità. Da vedere diverse opere interessanti : una statua di Saint Alexandre, un dipinto dell’Annunciazione (sulla parete absidale del coro) e la teca contenente le reliquie di Saint-Alexandre. Dall’inventario della primitiva cappella non sembra che gli attuali elementi di arredo provengano dalla prima cappella ad eccezione degli maltari laterali, del pulpito della predicazione, delle statue e del dipinto del coro sicuramente recuperati nella chiesa del XVIII secolo.
Non appena le reliquie di Saint Alexandre furono traslate a Chatelblanc (29 settembre 1684), i fedeli presenti notarono diverse manifestazioni irrazionali ritenute miracolose. Ogni anno, l’anniversario della traslazione diventava occasione per organizzare un pellegrinaggio più o meno seguito : 8000 persone nel 1784, 3000 nel 1834, 5000 nel 1884, 2000 nel 1934.

Texte de Joël GUIRAUD

GPS : 46,673250 / 6,114818

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Chapelle-des-Bois - Église Saint-Jean-Baptiste

Chapelle-des-Bois - Église Saint-Jean-Baptiste

Eglise de Chapelle-des-Bois - Commons

Eglise de Chapelle-des-Bois - Commons

Nel 2018 > Jérôme HentschJalousie

Fino al 1445, nonostante le condizioni climatiche spesso difficili, gli abitanti di Chapelle-des-Bois dovevano recarsi ai servizi a Chaux-Neuve o a Mouthe. Da qui la decisione, nel 1628, di costruire a Chapelle-des-Bois una cappella sotto il nome di Saint-Jean-Baptiste, la cui statua accoglie il visitatore all’ingresso.
Completata nel 1639, questa cappella fu consacrata nel 1665 da monsignor Antoine-Pierre I de Grammont. Su richiesta degli abitanti, la cappella divenne finalmente chiesa nel 1746.
Situata all’interno del cimitero, la chiesa Saint-Jean-Baptiste è stata più volte rimaneggiata e nel XIX secolo è stata aggiunta una sagrestia. È tipica delle chiese di montagna con il suo aspetto esterno massiccio ulteriormente rinforzato da contrafforti; diverse piccole aperture illuminano questo edificio che rimane piuttosto basso.

GPS : 46,597654 / 6,114175

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Oye-et-Pallet - Église Saint-Nicolas

Oye-et-Pallet - Église Saint-Nicolas
Eglise de Oye-et-Pallet - CommonsEglise d'Oye-et-Pallet, retable - Commons
  

Nel 2024 > Anne FISCHER

Nel 2018 > Nino LAISNÉ3 cœurs

Fino alla rivoluzione, gli abitanti di Oye-et-Pallet dipendevano dalla parrocchia di Saint-Etienne di Pontarlier dove dovevano recarsi per i servizi. Fu solo nel 1494 che ottennero il permesso di costruire una chiesa che tuttavia rimase vicariale di Pontarlier. E’, nella sua forma attuale, il risultato di modifiche e trasformazioni avvenute nel corso dei secoli.
Si trova nella parte alta del paese, nel recinto che delimita il cimitero. E’ costituita da un campanile settecentesco (1749) coperto da un tetto imperiale con tegole smaltate e aperto su una navata composta da una navata centrale, due navate laterali e un coro. Le prime due campate della nave centrale furono realizzate alla fine del XV secolo (1494) e la terza campata dei collaterali fu costruita nel XVII secolo, la terza e la quarta alla fine del XVIII secolo, come pure il coro. Il tutto è coperto da volte a vela i cui archi appoggiano sui pilastri divisori tra le navate laterali e quella centrale.
L’interesse di questa piccola chiesa risiede nella pala dell’altare maggiore con frontone e colonne tortili attorno alle quali sono avvolti tralci di vite e uva dorata. Al centro, un dipinto non firmato raffigurante il patrono della parrocchia, Saint Nicolas, senza dubbio vescovo di Myra in Anatolia. La sua leggenda è ricca di eventi miracolosi e leggendari. Il più noto è quello dei 3 bambini uccisi e messi nella salina da un macellaio e resuscitati da Saint Nicolas (il dipinto sull’altare maggiore).
Anche il tabernacolo dell’altare maggiore è un’opera mlto interessante realizzata nel 1716 da François Gagelin, falegname e scultore del legno. La lavorazione lignea della pala dell’altare prosegue nelle navate laterali sotto forma di pannelli a mezza altezza. Tutte le vetrate astratte furono eseguite nel 1956 dal giovane maestro vetraio Paul Virilo su disegno del pittore serge Rezvani.

GPS : 46,854445 / 6,331968

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Pontarlier - Chapelle Notre-Dame de l'Espérance

Pontarlier - Chapelle Notre-Dame de l'Espérance
Chapelle de l'Espérance - Commons

Nel 2018 > David BOENOLa signa­ture du soleil

La cappella Notre-Dame de l’Espérance si trova lì dal 1861, per volontà di padre Lallemand, parroco di Pontarlier. Voleva ringraziare la Vergine per aver esaudito un suo desiderio: nel 1854, le aveva promesso una statua se la città fosse stata risparmiata dal flagello del colera (le donazioni dei fedeli permisero di superare il progetto originario). Dal monte Molar, dove si trova, sopra la cappella, la Madre di Dio continuerebbe ad estendere la sua protezione sulla città… L’edificio, in stile neogotico (Louis Girod, architetto) è infatti evocato da una statua della Vergine (dovuto allo scultore pontissalico Favier).
Del progetto facevano parte la costruzione di un campanile e l’acquisto di una campana. La suddetta campana fu acquistata e battezzata nel 1948. Fu il signor Constant VANNOD de Labergement a occuparsi dell’esecuzione dei lavori.

GPS : 46,896475 / 6,357003

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Remoray-Boujeons - Église de la Nativité-de-Notre-Dame

Remoray-Boujeons - Église de la Nativité-de-Notre-Dame
Eglise de Boujeons - Pmau / CommonsEglise de Boujeons - Pmau/Commons
  

Nel 2024 > Nicolas MULLER

Nel 2016 > Hugo PERNETNatives

Situata nel centro del cimitero, la chiesa di Boujeons è una piccola chiesa il cui campanile-portico,
coperto da una talevanne di metallo rosso, risplende al sole mentre scintillano le tegole smaltate del suo tetto imperiale. In gran parte costruita nel XIX secolo (il campanile nel 1810 e la navata nel 1843) non ha conservato quasi nulla dell’originaria costruzione seicentesca.
Il campanile-portico si apre su un’unica navata separata dal coro liturgico da una campata precoriale.Il coro ha una volta a cul de four, il coro anteriore è coperto da una volta a crociera e la navata centrale da un soffitto. Il tutto è illuminato da otto vetrate : due con motivi geometrici illuminano il precoro e fra le sei che illuminano la navata solo due rappresentano personaggi, uno con San Giuseppe e l’altro con la Vergine. L’arredamento è sobrio e l’assenza di mobili conferisce a questo piccolo edificio un aspetto spoglio. Qui non c’è pala d’altare ricoperta di dorature, né colonne tortili nè decorazioni teatrali né cattedra per la predicazione dai pannelli scolpiti… a parte qualche statua la chiesa è spoglia.
Tra le statue da segnalare la presenza di una Vergine col Bambino, probabilmente del XVII secolo. Questa Vergine seduta che tiene sulle ginocchia un Gesù Bambino ridente riflette più l’immagine della felicità della giovane madre con il suo bambino che quella della madre di un dio-bambino. La Natività della Vergine è il nome della chiesa , ma anche il soggetto del dipinto che oggi si trova nel coro dopo essere stato sopra la porta d’ingresso. Si tratta senza dubbio di un’opera della fine del XVIII secolo ispirata a fonti apocrife come il Protevangelum di Giacomo e il Vangelo dello pseudo-Matteo.

GPS : 46,748778 / 6,204610

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Labergement-Ste-Marie - Chapelle Saint-Théodule

Labergement-Ste-Marie - Chapelle Saint-Théodule
Chapelle Saint-Théodule - Commons
Chapelle Saint-Théodule - Commons

Nel 2016 > John M. ARMLEDERINVI­SIBLE

Situata in località Grange-Neuve, ai piedi del massiccio forestale della Grand-Côte, questa cappella fu costruita nel 1861, sostituendo una cappella già dedicata a San Théodule, detta “de Villamont”, distrutta durante la Rivoluzione contemporaneamente agli altri edifici dell’abbazia di Mont-Sainte-Marie. Di modeste dimensioni, è costituito da un campanile-portico, una navata, un coro e una piccola sacrestia aggettante all’esterno di quest’ultimo. All’interno, tre vetrate celebrano Sant’Antonio, l’educazione della Vergine e, per quella del coro, la vita di San Théodule, e in particolare i due miracoli a lui attribuiti, una moltiplicazione dell’uva in Svizzera e la liberazione dell’uva un prigioniero. Anche San Théodule, patrono dei viticoltori vallesani, è celebrato da una statua e da un dipinto.

GPS : 46,785110 / 6,271414

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Montperreux - Chapelle N.D. de Lourdes

Montperreux - Chapelle N.D. de Lourdes
Chapelle de Montperreux - Commons
Chapelle N.D. de Lourdes - Commons
Chapelle N.D. de Lourdes - Commons

Nel 2022 > Lyse FOURNIER

Nel 2016 > Benoît BILLOTTEClaire-voie

Situata su un belvedere a 1000 m di altitudine, in località chiamata “Le Perreu”, questa cappella fu costruita per volontà dell’abate Joseph Marcellin Gellion, parroco di Montperreux, nel 1871. In questo periodo in cui i prussiani invasero la regione, questa Il prete e i parrocchiani fecero voto di costruire una cappella dedicata alla Madonna di Lourdes se la Vergine avesse protetto la parrocchia. Così fu e non ci furono morti, né combattimenti, né distruzioni, né danni a persone e case durante la guerra del 1870 in questa città. Padre Gellion morì nel 1873. Poiché il desiderio fu esaudito, fu il suo successore, padre Auguste Donat Paquette, a intraprendere la costruzione nel 1889.
La pietra è stata estratta da una cava del comune e il legname abbattuto da un bosco comunale. I parrocchiani hanno offerto un certo numero di giorni per preparare questi materiali per un appaltatore. Tutte queste acquisizioni e costruzioni sono state realizzate grazie alla generosità di molte persone. All’interno è stata installata la Madonna di Lourdes e una tavola per la comunione realizzata da padre Paquette. A quel tempo in questo luogo vi era una grande devozione alla Vergine. Più volte all’anno vi veniva celebrata una messa. Per molti anni i fedeli vi si recavano in processione il 15 agosto per la benedizione dei bambini o nelle rogazioni per pregare per la tutela dei beni della Terra nonché nel mese di maggio per recitare il rosario. Nel 1983 un fulmine colpì il campanile come monito a non dimenticare questo oratorio e a restaurarlo. Nel 1984 furono eseguiti i lavori: ricostruzione del campanile in pietra locale, sostituzione della campana e installazione di una porta con tettoia di protezione.

GPS : 46,828923 / 6,342161

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Le Crouzet - Chapelle Sainte-Anne

Le Crouzet - Chapelle Sainte-Anne
Chapelle du Crouzet - Pmau / Commons

Chapelle du Crouzet - Pmau / Commons

Nel 2022 > Geneviève PETERMANN

Nel 2016 > Peter RÖSELFei­gen­blatt, Feuille de figuier

Situata praticamente al centro del villaggio di Crouzet, la cappella di Sainte-Anne è un piccolo edificio coperto da un tetto a due falde sormontato da un pinnacolo dal tetto imperiale. Nonostante alcuni restauri eseguiti alla fine dell’Ottocento, presenta ancora il suo aspetto primitivo e rustico. È costituita da un’unica navata cieca, coperta da volta a botte come il coro, dal quale è separata da una grata in legno che funge da tramezzo recante un Cristo in croce, una statua della Vergine e una di San Giovanni.
La parete dell’abside è occupata da una tradizionale e curiosa pala d’altare: 2 colonne tortili su piedistalli attorno alle quali tralci di vite e grappoli d’uva vengono beccati da uccelli sostengono una trabeazione sormontata da 3 sculture a mezzo busto e poggiante su capitelli con foglie d’acanto. Tra queste due colonne un grande dipinto raffigurante l’Educazione della Vergine di Sant’Anna con, in basso a destra, una chiesa che potrebbe essere la cappella di Sant’Anna e la data 1692, senza firma. Tra le nuvole appaiono i cherubini. Il tutto è del tutto rustico e naif e potrebbe essere stato realizzato da un artigiano locale che ha imitato la pala d’altare di un edificio vicino. Ma la datazione resta incerta, la data del 1692 della pala è senza dubbio solo un indizio della costruzione della cappella.

GPS : 46,703279 / 6,137415

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Chaux-Neuve - Église Saint-Jacques et Saint-Christophe

Chaux-Neuve - Église Saint-Jacques et Saint-Christophe
Eglise de Chaux-Neuve - Commons
Eglise de Chaux-Neuve - Commons

Nel 2022 > Charlotte Moth

Nel 2016 > Hugo Schüwer-BossEntrelacs

La chiesa di Saint-Jacques e St-Christophe de Chaux-Neuve fu consacrata il 19 marzo 1487 da mons. Henri Potin, vescovo di Filadelfia, suffraganeo di mons. Charles de Neufchâtel, arcivescovo di Besançon1. Ampliata nel tempo, l’ultima modifica (la costruzione del campanile) risale al 1686.
Chiesa notevole per la sua ricchezza e la sua architettura interna, è iscritta nell’Inventario Supplementare dei Monumenti Storici dal 1926. Molti mobili sono classificati come Monumenti Storici (6 pale d’altare, battistero, pannelli lignei dipinti su entrambi i lati, pulpito, statue di San Pietro in alabastro, di San Giuseppe in legno policromo, Calvario ligneo, panca dei fedeli…). Tutta volta a costoloni con basi riccamente decorate, presenta un’importante e varia decorazione araldica, in particolare un magnifico stemma degli Asburgo, proprietari della Franca Contea per due secoli e diversi stemmi degli Chalon.

GPS : 46,680515 / 6,132335

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Jougne - Chapelle des Forges

Jougne - Chapelle des Forges
Chapelle des Forges - Commons

Nel 2016 > Christelle FillodNightlight-Vadso 2016

Sono ben tre gli edifici religiosi di Jougne dedicati a Saint-Maurice, questo ufficiale romano che, secondo la tradizione, fu giustiziato a Martigny nel III secolo con i 6.500 uomini della legione tebana per essersi rifiutato di massacrare i locali Popolazioni cristiane: la chiesa di Jougne, la cappella di La Ferrière del XII secolo e questa cappella.
Non conosciamo né la data né le circostanze della costruzione di questa seconda cappella di San Maurizio, relativamente recente. Si tratta di un edificio semplice, di forma rettangolare, annesso ad una casa privata, nel borgo, ai margini della strada che lo attraversa: un piccolo portico d’ingresso si apre su un’unica navata separata dal coro da una tavola da comunione in legno; un soffitto copre la navata e il coro. Finestre semicircolari illuminano il tutto. Nel coro, altare (XVIII secolo) la cui pala è ornata da due statuette in legno dorato. Questo set di mobili piuttosto modesto proviene probabilmente da un edificio più antico.
Una Via Crucis (incisioni del XIX secolo), due statue in gesso di San Sulpiziano, un armonium e panche in legno costituiscono la maggior parte dei mobili e delle decorazioni di questa cappella.

GPS : 46,742286 / 6,379773

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Les Grangettes - Église de la Nativité-de-Saint-Jean-Baptiste

Les Grangettes - Église de la Nativité-de-Saint-Jean-Baptiste
Eglise des Grangettes

Nel 2016 > Delphine REISTLES MINUTES MÉCA­NIQUES

La prima chiesa di Grangettes fu costruita nel 1635. Restaurata e rimaneggiata nel corso dei secoli, si trova ancora oggi al centro del cimitero, di fronte al lago di Saint-Point. È costituito da un campanile quadrato (XVII secolo) coperto da tetto imperiale che si apre su una nave a tre navate con due campate a crociera e coro con abside piana coperta da volte a crociera.
Il coro e le navate laterali sono illuminati da 6 campate con vetrate figurative realizzate dal maestro vetraio Alfred Georgeon (XX secolo). I contrafforti rinforzano l’edificio all’esterno. Questa piccola chiesa è dotata di interessanti arredi liturgici in legno realizzati nel XVIII secolo da falegnami-scultori, certamente locali, che integrarono le particolarità dello stile barocco per reinventare un’arte religiosa barocca dell’Haut-Doubs. L’intera pala d’altare maggiore, in legno intagliato, dipinto e dorato, è un buon esempio di questo stile barocco dell’Alto Doubs che unisce il vocabolario architettonico dell’antichità con putti e scene della Bibbia.

GPS : 46,828083 / 6,311879

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Brey-et-Maison-du-Bois - Chapelle Sainte-Barbe

Brey-et-Maison-du-Bois - Chapelle Sainte-Barbe
Chapelle Sainte-Barbe

Nel 2018 > Le FRAC avec Rodolphe Huguet9 erreurs

Nel 2016 > Séverine HubardBis bizz, la chapelle aux insectes

La cappella di Maisons-du-Bois prende il nome da Sainte Barbe, protettrice delle professioni pericolose o che potrebbero provocare morte violenta come, tra altri, artiglieri, genieri, minatori e vigili del fuoco. Viene tradizionalmente rappresentata con la torre nella quale, secondo la leggenda, suo padre la fece rinchiudere.
Costruita nel XVII secolo, questa cappella fu per molto tempo luogo di preghiera e pellegrinaggio, prima di cadere in disuso dopo la Prima Guerra Mondiale.
Nel 1941, padre Humbert, parrocco, riportò la cappella alla sua vocazione originaria in segno di ringraziamento per il ritorno dei prigionieri detenuti in Germania. Acquistò anche una piccola campana per la chiesa del paese che venne installata nel campanile costruito nel 1948.
Questa cappella restaurata nel 2013 dal comune di Brey-et-Maisons-du-Bois, è costituita da un’unica navata dorata, nello spazio del coro, di un piccolo altare maggiore ligneo con tabernacolo girevole e una statua di Sainte-Barbe. E’ coperta da un tetto a due falde e coronata da un piccolo campanile. Alla cappella è annessa una monumentale croce di pietra, eretta nel XV secolo. E’ decorata con due sculture, una delle quali è una ricostruzione identica dell’originale (scomparsa nel 1980) prodotta durante la ristrutturazione della cappella nel 2013.

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GPS : 46,739577 / 6,230343

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Malbuisson - Église Saint-Claude

Malbuisson - Église Saint-Claude
Eglise de Malbuisson - Commons

Eglise de Malbuisson - Commons

Nel 2016 > Jacqueline BENZD’autre part

La chiesa Malbuisson è una chiesa del XVII, XVIII e XX secolo. È dedicato a San Claudio. Fu costruito nel 1732 sulle rive del lago di Saint-Point (chiamato anche “lago di Malbuisson”) su una primitiva cappella del 1618 e sulle fondamenta di un’antica cappella del 1705.

GPS : 46,801513 / 6,307757

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Métabief - Église de la Présentation-de-Notre-Dame

Métabief - Église de la Présentation-de-Notre-Dame
Eglise de Métabief - Commons

Nel 2016 > Geneviève PETERMANN

La chiesa parrocchiale intitolata alla Presentazione di Notre-Dame fu costruita nel XIX secolo (1843) per sostituire una cappella più antica situata all’interno del cimitero. Costituita da un campanile quadrato, da un’unica navata e da un coro, questa chiesa segue una consueta pianta ottocentesca: copia di modelli dei secoli passati. Da evidenziare la presenza di un fonte battesimale in legno dipinto di marrone arricchito da oro. Si tratta di un elemento di un edificio più antico, forse dell’antica cappella.

GPS : 46,773372 / 6,351360