Catégorie : Artistes 2024

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Nato nel 1965 a Valladolid (Spagna). Vive e lavora a Bruxelles.
Lavorando a partire da testi, documenti d’archivio, elementi sonori, Dora García racconta storie reali o fittizie per mettere in discussione e scuotere la società. Attraverso un lavoro proteiforme (video, scritti, performance e installazioni), si diverte a sconvolgere i tradizionali rapporti tra l’opera e il suo spettatore, all’interno dello spazio espositivo. I suoi allestimenti, combinando finzione e realtà fino al punto di confonderle, creano situazioni originali, sia intellettuali che giocose, dove è richiesta la partecipazione attiva, a volte obbligatoria, del pubblico alla creazione, attivazione o distruzione delle sue opere.

www.doragarcia.net/

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Artista francese, Jeanne Tara ha studiato arte visiva alla Haute École d’Art et Design de Genève (HEAD), poi pratica artistica all’École de Recherche Graphique di Bruxelles. Inizialmente si concentra sulla pittura e sul disegno, ma pratica anche la scultura e l’installazione spaziale.
Prima di dedicarsi alle arti visive, Jeanne Tara si è formata nella danza classica e contemporanea. Questi anni di danza hanno segnato il suo rapporto con il corpo e la gestualità. Nella sua pratica artistica interroga gli spettatori attraverso installazioni immersive in cui i visitatori possono vagare, il tutto in una ricerca sul corpo e sul territorio. In che modo la natura di un luogo influenza i corpi? Come interagiamo con gli oggetti nel nostro ambiente?
Nel 2015, Jeanne Tara ha ricevuto il Premio Caran-d’Ache. Continua ad evolversi e a mettere in risalto il suo lavoro grazie a numerose residenze, in particolare alla residenza RITA a Turbigo in Italia, a La Chaux de Fonds in Svizzera o anche nel Mar Mediterraneo con la barca a vela Bise Noire.

jeannetara.com

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Artista multidisciplinare franco-iraniana, Golnaz Payani è nata a Teheran nel 1986. Lì ha conseguito la laurea in Pittura presso la Facoltà di Arte e Architettura. Nel 2009 ha lasciato il suo paese natale per la Francia, dove ha continuato i suoi studi. Ha conseguito il Diploma Nazionale Superiore in Espressione Plastica (DNSEP) presso la Scuola d’Arte di Clermont-Ferrand nel 2013.
“La mia partenza per la Francia ha avuto una notevole influenza sul mio lavoro plastico. Ho sviluppato il mio interesse per ciò che ora era fuori dalla vista, scomparso e invisibile e mi sono riconnesso al mio amore per i tessuti”. Le sue opere esplorano vari media come video, installazioni, performance, poesia e lavori su tessuti. Questi ultimi, onnipresenti nelle sue opere, affascinano per la loro capacità di nascondere così come di rivelare, di riunire il visibile e l’invisibile. Secondo lei, i tessuti “fanno sia un confine che un collegamento”.

www.golnazpayani.com

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Nicolas Muller è nato a Strasburgo nel 1983, vive e lavora a Ginevra. Nel 2006 si è laureato all’École Supérieure d’Art de Metz (DNSEP) e nel 2007 ha completato un post-laurea in media art presso la Haute École d’Art et de Design di Ginevra. Ha beneficiato di residenze a Berlino, alla Villa du Parc di Annemasse, al Frac de Champagne-Ardenne…
Il suo approccio artistico si concentra principalmente su pittura, disegno, incisione, scultura, installazione e tecniche miste.
Nel 2021 è stato il vincitore del concorso Halle Nord e nel 2022 è stato finalista del concorso artistico 1% per l’isola di Yeu. Alcune delle sue opere sono state acquisite dal Jenisch Museum di Vevey e dalla FCAC di Ginevra.

www.nicolasmuller.com

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Artista con sede a Parigi, Silvana Mc Nulty ha iniziato i suoi studi nel 2013 nel campo della gioielleria presso l’AFEDAP di Parigi e presso la Holts Academy of Jewellery di Londra. Ha continuato i suoi studi ad Amsterdam presso la Gerrit Rietveld Academie dove si è laureata in arte e design. Continuerà il suo apprendistato presso la Haute École des Art du Rhin di Strasburgo (HEAR) nel 2019.
Il suo lavoro artistico si trova al crocevia tra scultura, installazione e gioielleria. La sua pratica della tessitura le permette di assemblare materiali organici e artificiali: perle, semi, metalli, plastica… Crea così oggetti ibridi che suscitano confusione nello spettatore. Questa personale tecnica di assemblaggio nasce da un approccio guidato dal desiderio di progettare le sue opere sulla scala della mano. Il suo lavoro ruota attorno alla materia, materia in movimento che si adatta allo spazio con cui entra in contatto.

www.silvanamcnulty.com

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Nato nel 1962, Frédéric Lormeau vive e lavora a Digione. Ha conseguito un master in Arti visive e Scienze dell’arte presso l’Università di Parigi 1 Sorbona nel 1985, dove si è laureato con il massimo dei voti. Da allora ha continuato ad accumulare mostre personali e collettive.
L’artista e la sua opera plastica non possono essere facilmente categorizzati. Il lavoro di Lormeau è a metà strada tra scultura e pittura. Le sue opere sono una sorta di “composito” che non esiste solo attraverso la loro estetica. L’artista interroga l’oggetto, la sua forma, il suo futuro materiale, il suo scopo.
Nel 1995, durante la mostra Cinq/Funf alla Villa Streccius di Laudau, casa appartenuta a una famiglia ebrea, Lormeau immagina i passi della giovane ragazza di casa, passi che inciampano contro muri, finestre, porte. L’artista ha richiesto una ballerina che si muovesse per gli spazi della villa portando con sé uno di questi oggetti, una scultura raffigurante una fontana di birra in cui era intarsiata una bussola. I movimenti della ballerina trascrivono un viaggio tanto segnato quanto fatale. Le opere artistiche di Lormeau sono strumenti di intercessione che portano a un incontro, a un interrogativo, a un dialogo.

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Karim Kal, nato nel 1977, vive a Lione e lavora tra Francia e Algeria. Laureato all’École Supérieure des Beaux-Arts de Grenoble (DNSEP) nel 2003, ha continuato i suoi studi in Svizzera, più in particolare a Vevey, presso la Scuola di Fotografia.
L’artista è interessato alle condizioni di vita delle persone più modeste su entrambe le sponde del Mediterraneo. Intraprende il suo lavoro con approcci documentaristici che disegnano i contorni sociali e politici di questi ambienti attraverso la fotografia di spazi pubblici. La presenza umana è al centro del suo lavoro, mettendo in discussione le tracce lasciate dalla cultura e dalla Storia.
Nell’ambito della sua residenza a Meyzieu, comune di Lione, l’artista ha chiesto ai residenti del penitenziario minorile locale di offrire il loro punto di vista sulla loro uscita dall’interno verso l’esterno. Nel 2019 parteciperà alla 15a Biennale d’Arte Contemporanea di Lione “Dove le acque si mescolano”.
Le sue opere sono state incluse in diverse collezioni permanenti di istituzioni museali: ad esempio, quattro delle sue fotografie sono oggi nella collezione MAMC+ di Saint-Étienne. Nel 2023, ha recentemente vinto il Premio HCB assegnato dalla Fondazione Henri Cartier-Bresson.

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Artista della Franca Contea, Thierry Géhin ottiene con i complimenti della giuria un diploma all’École Nationale des Beaux-Arts de Lyon (DNSEP). Lavorando nel campo della fotografia e del video, fa parte anche delle pratiche di installazione e scultura degli anni 2000. La sua pratica artistica interroga lo spazio abitato e le sue rappresentazioni. Luoghi e memoria sono in dualità nelle sue opere, mescolando realtà e immaginazione. Le sue installazioni sono prevalentemente in situ, a testimonianza della sua acuta capacità di percepire le potenzialità di un luogo. Espone sia in Francia che a livello internazionale (MNBA di Santiago del Cile, Villa Kujoyama…). Nel 1997 ha ricevuto a Lione il premio MAC di narrativa.
Esporre in una chiesa non gli è sconosciuto. Nel 2006, ha realizzato una serie di cinque fotografie che mettono in risalto il motivo di un muro di pietra dipinta all’interno della chiesa di Fouvent-Le-Haut e il motivo del tetto del campanile della chiesa di Roche-Raucourt. Tutte le fotografie sono state presentate nella navata di quest’ultima dall’associazione d’arte contemporanea AAC.

www.thierrygehin.net

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Gilles Furtwängler è nato a Losanna nel 1982, vive e lavora tra Johannesburg e Losanna. Si è laureato all’École Supérieure d’Art de Lausanne (ECAL) nel 2006. Durante i suoi studi, ha sviluppato un lavoro artistico basato sul testo, utilizzando le parole come stimolo per la sua produzione visiva. È in questo modo che si dedica all’uso di mezzi come il disegno, la pittura e la stampa come supporti plastici per i suoi testi. L’artista tenta, attraverso le sue produzioni artistiche, di mettere in discussione i modi di pensare e le rappresentazioni del nostro tempo.
Gilles Furtwängler presenta regolarmente il suo lavoro in mostre personali e collettive in Svizzera e all’estero (Francia, Russia, Grecia, Germania, Spagna, Sud Africa, ecc.). Nel 2014 ha vinto il Quark Prize a Ginevra e nel 2015 i Federal Art Awards (Swiss Art Awards). È anche membro dell’associazione CIRCUIT Centre d’Art Contemporain e fondatore della trasmissionne « Revenir et dire ça » sulla radio Internet con sede a Parigi, *DUUU. È sostenuto da ProHelvetia.

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Anne Fischer è un’artista designer, diplomata nel 2016 alla Design Academy Eindhoven. Secondo lei, il design ha un impatto importante sul futuro del nostro pianeta. L’artista è affascinato dalla natura e dalle piante. Le sue opere artistiche esplorano argomenti legati alla scienza, alla botanica, all’etnobotanica, alla salute, all’artigianato e alle proprietà dei materiali. Anne Fischer sperimenta la materia, affrontando temi come il benessere umano ma anche il benessere del nostro pianeta.

www.annefischer.fr

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Nata nel 1988, Gaëlle Cognée si è laureata all’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Lione e all’École Nationale Supérieure des Arts de Paris-Cergy. Riconosciuta per aver favorito la sua pratica in progetti collaborativi, nel 2009 ha avviato la mostra “Plafond”, incentrata sulla creazione in situ. Un approccio contestuale al luogo si ritrova nel suo lavoro personale, focalizzato principalmente su video, fotografia, scrittura e performance. Per creare, l’artista trae ispirazione da luoghi dove
non la si aspetta. Si ispira alle storie di questi luoghi e alla Storia, attraverso diverse forme di narrazione.
Gaëlle Cognée è stata in residenza al FRAC nel 2021. Qui ha realizzato un progetto video che metteva in risalto il mito di Giovanna d’Arco. Il progetto si basa sul lavoro collaborativo attraverso racconti esistenti o fantasticati sulla storia di Giovanna d’Arco, con l’obiettivo di offrire una versione non lineare e non cronologica della sua storia.
Parallelamente alla biennale Art en Chapelles, nel 2024 terrà la seconda mostra personale della sua carriera, al 19 CRAC di Montbéliard.